progettazione di un sistema eolico

Il corso di Formazione di Progettazione di un Sistema Eolico si pone come principale obiettivo quello di fornire delle competenze di base per la progettazione di un impianto eolico, per l’appunto, a prescindere dalla grandezza del progetto e dell’impianto.

Si concentra più che altro sulle informazioni necessarie a fare le migliori scelte progettuali, scelte che possono essere le più svariate: si va dai tipi di materiali utilizzati, ai componenti elettrici, a ogni dettaglio tecnico necessario ai fini di una progettazione accurata.

A tal fine, il corso di Formazione di Progettazione di un Sistema Eolico si concentra sulla descrizione di tutte, ma proprio tutte, le componenti, e sulla spiegazione dei criteri su cui si fonda la scelta, offrendo una chiara idea degli aspetti positivi quanto di quelli negativi di ciascuna decisione.

L’obiettivo finale è offrire allo studente la possibilità di prendere quelle stesse decisioni da sé, ma con cognizione di causa, tenendo sott’occhio l’aspetto economico quanto quello tecnico.

impianto eolico corso online

Obiettivi Professionali del Corso

L’obiettivo professionale che il corso di Formazione di Progettazione di un Sistema Eolico è di formare agenti del settore energetico, i quali andranno a svolgere ruoli di diverso tipo, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici che per quanto concerne la parte economica. Inoltre, il corso si propone lo scopo di aiutare l’inserimento dello studente nella realtà lavorativa legata, nello specifico, alla progettazione eolica.

Obiettivi Formativi del Corso

Trattandosi di un corso di formazione, parliamo di un insieme di lezioni che ha lo scopo primario di informare gli studenti su tutto ciò che riguarda la progettazione di impianti eolici, ovvero permettergli di acquisire una padronanza perfetta o quasi dell’argomento, al fine di potersi proporre anche alle maggiori aziende, senza remore.

A chi è diretto il corso?

Il corso di formazione di progettazione di un sistema eolico è indirizzato più che altro a tutti coloro che intendono entrare per la prima volta in questo particolare mondo, ma si rivolge anche ai professionisti che operano già all’interno del settore dell’efficienza energetica.

Nello specifico, le figure a cui il corso si rivolge sono:

  • ingegneri;
  • architetti;
  • geometri;
  • periti industriali.

È possibile seguire il corso di formazione di progettazione di un sistema eolico anche in modalità e-learning, ovvero tramite computer, tablet e smartphone in modo da poter gestire i propri tempi senza problemi.

Il corso prevede, alla conclusione, il rilascio di un attestato riconosciuto su base nazionale.

 

aggiornamento per coordinatore della sicurezza

In base al D.lgs. 81/08, gli aggiornamenti per i professionisti di vari settori, una volta facoltativi, sono diventati obbligatori.

Questo include anche categorie meno note come i coordinatori per la sicurezza nei cantieri temporali e mobili.

Ciascun professionista deve infatti effettuare un aggiornamento di almeno 40 ore ogni 5 anni.

Questa legge ha lo scopo di assicurarsi chi si deve occupare della sicurezza nei cantieri possa farlo con cognizione di causa. Dopotutto le normative sulla sicurezza nei cantieri vengono aggiornate costantemente, quindi perché lasciare indietro i professionisti del settore?

Un particolare che va messo in conto è che, vista la natura obbligatoria del corso di aggiornamento per coordinatori per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, la mancata partecipazione, allo scadere dei 5 anni prestabiliti, comporta una sospensione del titolo, fino a quando non viene seguito il corso di aggiornamento per coordinatore della sicurezza.

corso di aggiornamento per coordinatori

Obiettivi Professionali del corso

Che cosa offre un corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza nei cantieri mobili e immobili? Beh, tanto per cominciare, offre nuove prospettive sul genere di lavoro finora svolto o che si intende intraprendere. Come già anticipato, poi, il corso si propone di formare i professionisti del settore, offrire loro gli strumenti per comprendere e applicare le nuove leggi che sono state varate. La figura si occupa della programmazione, della gestione, dei rischi e della salvaguardia di tutti coloro che lavorano al cantiere, quindi è sua la responsabilità di fare in modo che sia tutto in regola.

Obiettivi Formativi

Il Corso di Aggiornamento Per Coordinatore della Sicurezza nasce per aggiornare o formare i tecnici in materia di sicurezza e salute sul posto di lavoro, offrendo informazioni dettagliate sull’analisi dei rischi, la buona tecnica, le metodologie per l’organizzazione dei cantieri, oltre che per quanto riguarda le regole dei piani di sicurezza e le nuove normative.

Chi è tenuto a partecipare al corso

Sono tenuti a partecipare al corso di Aggiornamento per Coordinatore della Sicurezza:

  • tutti coloro che sono già in possesso dell’attestato di Coordinatore della Sicurezza nei Cantieri e che sono tenuti a effettuare l’aggiornamento quinquennale istituito dal D.lgs. 81/08;
  • coordinatori della sicurezza in fase di progettazione o coordinatori per la progettazione (CSP);
  • coordinatori della sicurezza in fase di esecuzione o coordinatori per l’esecuzione (CSE)

Dove effettuare il corso di aggiornamento

È possibile seguire il corso di aggiornamento per responsabili della sicurezza nei cantieri anche online. Come dicevamo, la modalità del corso è online, quindi l’unico limite che si pone, in questo caso, sono gli orari nei quali si è disponibili a seguire il corso, ci si può quindi comodamente organizzare riguardo i tempi e i modi in cui seguirlo.

Corso di progettazione di un sistema solare termico e fotovoltaico

Per tutti gli ingegneri, i periti, i geometri, e gli architetti coinvolti nella progettazione di strutture ecocompatibili, è arrivato un corso che segue, in primis, la progettazione di un sistema solare termico e fotovoltaico.

Tale corso presenta tutte le informazioni necessarie, tutti gli aspetti di cui tenere conto al fine di progettare un sistema solare termico e fotovoltaico che funzioni al massimo delle sue potenzialità.

Il corso si pone come corsia preferenziale per coloro che intendono imbarcarsi nel mondo della produzione di energie elettrica e/o termica.

Obiettivi Professionali del Corso

L’obiettivo principale del corso di progettazione di un sistema solare termico e fotovoltaico è formare i professionisti del settore, o comunque chi sta per avviare i suoi primi passi in questo mondo, riguardo gli aspetti tecnici della progettazione, quali ad esempio l’efficienza energetica, e fornire le capacità per la realizzazione di un impianto solare termico o fotovoltaico.

Obiettivi Formativi del Corso

Il Corso di Progettazione di un Sistema Solare Termico e Fotovoltaico si pone strettamente come corso pratico, con lo scopo di offrire una formazione diretta, pratica, sul campo ai tecnici che si occupano di efficienza energetica nella progettazione di impianti fotovoltaici. Al termine del corso, lo studente o quasi-professionista che sia, sarà perfettamente in grado di progettare un impianto per lo sfruttamento dell’energia solare.

A chi è destinato il corso di progettazione di un sistema solare termico e fotovoltaico

Il corso di progettazione di un Sistema Solare Termico e Fotovoltaico si rivolge principalmente ai tecnici professionisti che già operano nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nel fotovoltaico, e che intendono aggiornare le proprie competenze, oppure a coloro che magari stanno cercando una specializzazione nel proprio ambito, dopo aver conseguito gli studi. Nella fattispecie, il corso di progettazione di un sistema solare termico e fotovoltaico è rivolto a:

  • ingegneri;
  • periti;
  • geometri;
  • architetti.

Frequentando il corso, il discente potrà aggiornare le proprie competenze su un settore in continua crescita come il fotovoltaico. È possibile seguire il corso di progettazione di un sistema solare termico e fotovoltaico online.

formazione professionale ingegneri

Gli ingegneri rappresentano una categoria importante, ma per riuscire ad esercitare al meglio tale professione sarà fondamentale investire in una buona formazione professionale; bisogna tener conto del fatto che per poter esercitare si deve essere in possesso di 30 CPF, ovvero Crediti Formativi Professionali, una buona base da cui partire!

Tutti gli iscritti sono tenuti a formarsi, ogni anno ed in perfetta autonomia, in questo modo saranno pur sempre in grado di veder crescere e chiaramente accumulare i propri CFP; esiste un limite annuale di cui si dovrà tener conto e questo ammonta a 120 CFP.

Cosa succede quando ci si iscrive all’Albo?

Beh solitamente gli ingeneri hanno diritto ad alcuni benefici, in molti purtroppo non li conoscono, cerchiamo quindi di schiarirvi le idee:

  • Per tutti coloro che si iscrivono in concomitanza con l’entrata in vigore dell’obbligo formativo, ci sarà un accredito di ben 60 CFP.
  • Per chi si iscrive, per la prima volta all’Albo, ed entro 2 anni dall’abilitazione, sarà previsto un accredito di ben 90 CFP.
  • Sono riconosciuti, invece, 60 CFP a tutti coloro che si sono iscritti per la prima volta, in una fascia di tempo che va dai 2 ai 5 anni dal conseguimento dell’abilitazione.
  • Se si oltrepassano i 5 anni dall’abilitazione e ci si iscrive per la prima volta all’Albo, vi sarà un accredito di 30 CFP.

Ovviamente la formazione è fondamentale, questo perché se un ingegnere decide di esercitare la sua professione senza aver seguito corsi di aggiornamento, può rischiare di essere deferito dal Consiglio dell’Ordine territoriale, andando anche incontro a sanzioni variabili.

Ma come, un ingegnere può ottenere i suoi CFP?

I crediti formativi ingegneri si ottengono con l’aggiornamento, questo è chiaro, ma è pur vero che lo si potrà fare seguendo specifici corsi di formazione continua CNI, considerando che le attività proposte solitamente si possono suddividere in 3 differenti tipologie, ovvero:

  • Formazione non formale;
  • Formazione informale;
  • Formazione formale.

Partendo proprio dalla Formazione Non Formale, ci troviamo di fronte a corsi e seminari, ovviamente riconosciuti, ma non solo, perchè sono inclusi anche convegni, particolari conferenze e svariati eventi che solitamente vengono anche citati dal CNI.

Si intendono anche le partecipazioni a stages formativi, che hanno un gran valore al giorno d’oggi, così come anche le visite tecniche, chiaramente qualificate.

Esiste poi la cosiddetta Formazione Informale, in tal caso si fa riferimento ad attività di aggiornamento legate alla propria professione, queste ovviamente devono essere dimostrabili.

Si aggiungono anche le pubblicazioni, quel che conta è che siano come sempre qualificate, poi ci sono i brevetti ed interventi di carattere sociale / umanitario, ma anche la partecipazione, all’interno di una commissione negli Esami di Stato.

Si conclude con la Formazione Formale, in tal caso le attività indicate sono per lo più riconducibili a master di primo e secondo livello, così come anche ai dottorati di ricerca, ma non solo, perchè grande importanza verrà data anche alla frequenza dei corsi universitari, dove indubbiamente non dovrà certo mancare l’esame finale.

 

Aggiornarsi oggi è davvero semplice per un Ingegnere, non trovi?

cyber monday agatos service

Per anni i saldi tradizionali hanno catturato l’attenzione dei consumatori e di milioni di italiani, oggi invece si attendono il Black Friday e il Cyber Monday che vengono abbinati all’idea di sconti e offerte imperdibili.

Per anni i saldi tradizionali hanno catturato l’attenzione dei consumatori e di milioni di italiani, oggi invece si attendono il Black Friday e il Cyber Monday che vengono abbinati all’idea di sconti e offerte imperdibili. Il Cyber Monday ha un indirizzo “digitale” e dunque la promozione abbraccerà i migliori corsi di formazione online disponibili sul mercato e sul catalogo digitale di Agatos Service.

Il fenomeno del Cyber Monday si è diffuso in tutta Italia, così velocemente, che secondo un’indagine di mercato, realizzata da Idealo, l’interesse dei consumatori durante il Cyber Monday è cresciuta del 63,1%, diventando lo shopping day ideale per eccellenza dei professionisti italiani, nello specifico di Ingegneri, Geometri, Periti Industriali e Architetti. Tra i tecnici esistenti in Italia, queste sono le categorie maggiormente interessate a guidare la classifica del Digital Friendly.

Se studiamo i dati in costante crescita delle adesioni a Geoweb, che è una piattaforma digitale del Consiglio Nazionale Geometri, e a Sogei Spa, che eroga servizi IT per la conservatoria, l’accesso e la consultazione di banche dati, le ispezioni ipotecarie e le sovrapposizioni degli estratti di mappa alle ortofoto, oppure decidiamo di analizzare i numeri relativi a quanti geometri scelgono di frequentare corsi di formazione online che in un modo o nell’altro mirino a potenziare le nuove e sempre più richieste Digital Skill, scopriamo come ogni quattro geometri professionisti sono ben tre quelli che svolgono la propria professione con un occhio rivolto alle nuove sfide digitali, tanto che oggi per la maggior parte di essi gli strumenti digitali costituiscono un nuovo, fondamentale alleato per il proprio business.

Evidenziato questo dato, possiamo renderci conto che le categorie dei professionisti, come i geometri, siano tra quelle categorie professionali più inclini ad acquistare e seguire corsi di formazione online. Ed il risultato è che anche se il Cyber Monday avverrà il prossimo lunedì 26 novembre, molti Geometri Professionisti hanno già contattato Agatos Service per conoscere la Promozione Cyber Monday 2018.

La Promo Cyber Monday 2018, sarà un’occasione imperdibile per poter aggiornare le proprie skill alle ultime tendenze professionali e di farlo, soprattutto, approfittando dei fortissimi sconti sul catalogo digitale dei corsi online. Agatos Service è leader nella formazione professionale in modalità e-learning ed ha all’attivo un vasto catalogo di corsi accreditati e riconosciuti dai Consigli Nazionali pertinenti, come il Consiglio Nazionale Ingegneri o il Consiglio Nazionale Geometri. Grazie ad una formazione di qualità Agatos Service da ai professionisti la possibilità di restare al passo con le normative vigenti per poter far avanzare la propria carriera e rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità di settore, distinguendosi dalla concorrenza.

Non perdere l’occasione per di acquistare su Agatos Service i corsi professionali e-learning che desideri ad un prezzo da paura. Iscriviti alla newsletter di Agatos Service per essere tra i primi a ricevere informazioni dettagliate su come accedere alle promozioni in arrivo, per il Black Friday 2018 e il Cyber Monday 2018!

    technology transfer

    Quali sono gli strumenti che il governo negli ultimi anni ha messo a disposizione per sostenere la crescita delle aziende e delle start up ad alto contenuto tecnologico?

    Quali sono gli strumenti che il governo negli ultimi anni ha messo a disposizione per sostenere la crescita delle aziende e delle start up ad alto contenuto tecnologico? Come si può facilitare il dialogo con il mercato, facendo crescere i progetti imprenditoriali meritevoli, così da avere una ricaduta positiva sull’intero sistema socio-economico?

    Sono questi i temi centrali dell’evento “4T – Tech Transfer Think Tank”, che ha messo a fattore comune le esperienze di Università, centri di ricerca e aziende per evidenziare come il trasferimento tecnologico sia possibile e funzionale allo sviluppo dell’economia italiana. Il convegno, giunto alla sua quinta edizione, ideato da Jacobacci & Partners e organizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino, che ha portato aziende e operatori del settore a confrontarsi attorno alla tematica “Tech transfer per accelerare la digital transformation: un nuovo dialogo tra imprese, startup e università.

    E relatori di rilievo hanno portato come risposte le loro esperienze e le loro conoscenze: presenti Don Tapscott, economista di fama internazionale, Stefano Firpo e Francesco Morgia del Ministero dello Sviluppo Economico, Alberto Di Minin e Riccardo Varaldo dalla Scuola Superiore Sant’Anna, Marco Cantamessa e Giuseppe Scellato dal Politecnico di Torino e Lorenzo Allevi di Oltre Venture.

    4T –Tech Transfer Think Tank nasce dal desiderio di mettere a fattore comune in Italia l’esperienza che abbiamo maturato in azienda- spiega Enrica Acuto Jacobacci, Amministratore delegato di Jacobacci & Partners -nonché l’opportunità che abbiamo di essere presenti a vario titolo nei luoghi in cui i cambiamenti più importanti stanno avvenendo grazie ai contatti che abbiamo con svariate realtà in Cina, nella Silicon Valley, in parchi tecnologici ed il mondo universitario italiano ed internazionale.

    Fonte: unioneingegneri.com

    come diventare amministratore di condominio

    Nello scenario lavorativo italiano, l’amministratore di condominio sta per inquadrarsi come una nuova figura professionale.

    Entro la prossima primavera, infatti, sarà istituito un apposito Albo o un registro sotto l’egida del Ministero della Giustizia che distinguerà (una volta per tutte) la figura dell’amministratore da quella dell’Avvocato e del Commercialista. La formazione è dunque obbligatoria per una identificazione professionale.

    Chi è l’amministratore di condominio?

    L’amministratore è colui che, all’interno di un condominio si occupa di amministrare e gestire i beni comuni e di dare esecuzione alle delibere dell’assemblea condominiale, diventando di fatto il suo rappresentante legale. Può dunque riscuotere i contributi e promuovere azioni giudiziali per il recupero dei crediti, sia contro i terzi sia contro i condomini e dirimere le controversie interne tra inquilini.  La nomina, è obbligatoria quando all’interno di uno stabile vi siano più di otto condomini e la sua carica è di durata annuale con rinnovo automatico. L’amministratore di condominio può essere una persona fisica oppure una persona giuridica, quindi una società ( l’art. 71-bis disp. att. c.c.) In quest’ultimo caso è necessario che una persona al suo interno possieda i requisiti previsti per legge.

    Quali requisiti possedere per diventare amministratore di condominio?

    Ad oggi, così come stabilito dalla legge 220 dell’11/12/2012 l’amministratore-persona fisica deve essere in possesso di determinati requisiti e di una formazione costante nel tempo. Per svolgere l’incarico è necessario:

    • Godere dei diritti civili
    • Non riportare condanne per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo che prevede una pena minima di due anni
    • Non essere stati sottoposti a misure di prevenzione (ad es.: l’obbligo di soggiorno) divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione
    • Non essere stati annotati nell’elenco dei protesti cambiari
    • Non essere interdetti o inabilitati
    • Possedere il diploma di scuola secondaria di secondo grado
    • Frequentare un corso di formazione iniziale
    • Svolgere attività di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale

    Formazione obbligatoria: quali sono le aree di competenza e le responsabilità dell’amministratore di condominio?

    Oggi, le nuove regole impongono all’amministratore condominiale una formazione sempre più specifica che abbracci competenze tecniche, giuridiche, contabili, amministrative e gestionali.

    A stabilire i criteri e le modalità di formazione degli amministratori è il DL 140 del 2014: tutti coloro che intendono rivestire il ruolo di amministratore condominiale devono seguire un apposito corso base della durata minima di 72 ore (Corso abilitante alla professione ai sensi della legge dell’11.12.2012 n. 220 e al Decreto del Ministero della Giustizia n. 140 del 13/08/2014) e di un aggiornamento annuale di almeno 15 ore.

    Per garantire una preparazione efficace il corso di amministratore di condominio non si limita solo all’analisi della normativa propriamente condominiale, ma approfondisce tutti gli istituti giuridici che possono interessare il rapporto amministratore-condominio nonché la disciplina del mandato così come previsto dall’art. 1130 c.c.

    Il corso si struttura idealmente in tre parti. Nella prima, partendo da una analisi dei profili strutturali e funzionali del condominio si arriverà, più direttamente e con esempi pratici, a tutti gli aspetti della gestione condominiale approfondendo l’elenco dei poteri e dei doveri in capo all’amministratore.

    Nella seconda parte del corso si approfondiranno gli aspetti contrattuali, sia in termini generali che attraverso un’analisi specifica delle fattispecie contrattuali che maggiormente interessano il condominio analizzando le possibili responsabilità, sia in ambito civile (verso terzi o verso gli stessi condomini) che penale dell’amministratore.

    Altra tematica affrontata è la mediazione civile e commerciale, in grado di fornire una rapida soluzione alle controversie tra privati.

    Qual è il compenso medio di un amministratore di condominio?

    L’amministratore di condominio percepisce in media 300 euro mensili per ogni palazzo in sua gestione. Senza una revoca scritta un amministratore di condominio, di fatto, resta in carico due anni. Una giusta preparazione  e formazione consente quindi di ampliare il proprio spazio lavorativo raggiungendo uno stipendio mensile particolarmente consistente.

    ingenio al femminile

    A Torino la prima tappa di Ingenio al femminile l’evento ideato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri

    politecnico milano

    Il progetto europeo PROCHIP (Chromatin organization PROfiling with high-throughput super-resolution microscopy on a CHIP), coordinato dal CNR e di cui il Politecnico di Milano è partner, si propone di sviluppare un innovativo microscopio in grado di analizzare un elevato numero di cellule tumorali e ottenere informazioni sulla distribuzione spaziale della cromatina, in modo da individuare un parametro da utilizzare come marker tumorale. La possibilità di osservare la distribuzione della cromatina aiuterà a decifrare l’eterogeneità di certe tipologie di cancro, ma anche a valutarne la risposta alle terapie e riuscire a sviluppare una medicina personalizzata per ogni specifico paziente.

    È ormai evidente che le origini del cancro possono essere sia genetiche che epigenetiche, ovvero che il cancro è causato non solo da mutazioni della sequenza del DNA ma anche da mutazioni della sua struttura, costituita da strati di cromatina. Studi epigenetici, che analizzano i meccanismi responsabili di cambiamenti ereditabili nel genoma, hanno infatti dimostrato come il microambiente possa influenzare il comportamento cellulare provocando alterazioni nella struttura della cromatina all’interno del nucleo cellulare, portando così alla trasformazione di cellule da sane a tumorali.

    Il microscopio di PROCHIP sarà un dispositivo optofluidico in vetro in grado di scansionare un elevato numero di campioni in maniera automatica; verrà sviluppato su chip e sarà capace di acquisire immagini con una risoluzione oltre il limite della diffrazione della luce. A differenza di microscopi che possono realizzare immagini in super-risoluzione, il prototipo realizzato in PROCHIP integrerà in un solo dispositivo sia il sistema di illuminazione del campione che un microcanale in cui le cellule da esaminare fluiranno a velocità tali da consentire un tasso di misura superiore a quello consentito dalle tecnologie attuali.

    Il progetto europeo FET Open H2020 PROCHIP è coordinato dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR ed il consorzio è formato da 6 partner di 3 paesi europei tra cui università, centri di ricerca e un’ azienda: CNR – coordinatore (Italia), Politecnico di Milano (Italia), Imperial College of Science Technology and Medicine (Regno Unito), Università degli Studi di Trento (Italia), Institut National des Sciences Appliquées de Lyon (Francia), Université d’Angers (Francia), Elvesys (Francia). Il progetto partirà a settembre 2018 e si concluderà ad agosto 2021.

    Fonte: unioneingegneri.com

    crediti formativi architetti

    Tra il 2014 e il 2017 l’Italia ha perso 310.000 abitanti; tra 2017 e 2036, ne avrà persi 2,8 milioni pari alla popolazione di Roma, oppure all’insieme della popolazione di Molise, Basilicata, Umbria e Friuli Venezia-Giulia.

    In un quadro mondiale in cui la popolazione è in forte crescita, in particolare quella giovane (il 40% della popolazione mondiale ha meno di 24 anni), l’Italia si trova, invece, ai primi posti tra le economie mondiali, insieme al Giappone e alla Germania, per tassi di natalità deboli e saldi naturali negativi. Nel 2015, per la prima volta dal secondo dopoguerra la popolazione italiana ha iniziato a diminuire, e la diminuzione è continuata nel 2016 e nel 2017. In tre anni si è ridotta di oltre 310.000 abitanti. E’ la popolazione di Catania.

    Sono questi alcuni dei dati della ricerca “Cenni storici, periferie, città diffusa”: sviluppo e squilibri nell’Italia di oggi” che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha commissionato al Cresme in occasione dell’VIII Congresso Nazionale “Abitare il Paese. Città e territori del Futuro prossimo” in corso di svolgimento a Roma all’Auditorium Parco della Musica.

    Le regioni più toccate dalla crisi demografica sono la Basilicata, che perde il 13,1% della popolazione, la Liguria (-11,8%); Puglia, Molise, Sardegna, Sicilia e Calabria perdono circa il 10% della loro popolazione; Campania e Abruzzo diminuiscono di oltre l’8%, mentre l’Umbria del 7,8% e il Piemonte del 7,1%. Solo Trentino-Alto Adige e Lombardia registreranno una crescita della popolazione; mentre per Emilia Romagna e Lazio si può parlare di stagnazione e per Toscana e Veneto di lieve contrazione. Le maggiori criticità si registrano nel Mezzogiorno, nel Nord ovest e nel Centro, con eccezione della provincia di Roma.

    E’ come se l’Italia si andasse restringendo a una piccola parte del Paese: Lombardia, Trentino – Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Provincia di Roma.

    Gli stessi forti squilibri territoriali riguardano gli indicatori economici. L’analisi della dinamica del PIL dal 2007 al 2016, mostra non solo che la ripresa non è per tutti, ma soprattutto che la ripresa esaspera le differenze, quasi più che la crisi: nel 2016, ultimo anno per cui sono disponibili i dati ufficiali su base regionale, il Trentino-Alto Adige superava il PIL del 2007 del +4%; la Lombardia era “sotto” dell’1,3%; l’Emilia Romagna del 3,3%; la Toscana del 5%; il Veneto del 6,2%. Queste sono le situazioni migliori, perché se ne registrano ben più gravi in altre regioni: il PIL del Molise nel 2016 è inferiore a quello del 2007 del 17,8%; in Sicilia si è a -13,7%; in Calabria a -12,1%; in Campania a -10,5%. Ma non è solo il Sud che fatica: anche nelle altre regioni del Nord Ovest le cose non vanno bene: il Piemonte è -10%, la Liguria a -12,5, la Valle d’Aosta a -11,1%; e nel centro Italia l’Umbria, una volta regione virtuosa è a -16,1%.

    Le criticità che emergono nel confronto tra l’Italia e le altre economie e tra le varie regioni, fissano una prima condizione di base con la quale è necessario confrontarsi ed è quella delle diverse capacità di affrontare le sfide che lo scenario economico attuale pone.

    Sabato 7 luglio, giornata conclusiva del Congresso, è stata presentata l’indagine “L’immagine sociale dell’architetto” curata dal sociologo Mario Abis alla quale seguiranno gli interventi di Paolo Baratta, Presidente de La Biennale di Venezia; Vittorino Andreoli, Psichiatra e Scrittore; Michele Dall’Ongaro, Presidente – Sovrintendente Accademia Nazionale di Santa Cecilia.