FonARCom, il fondo interprofessionale, ha pubblicato l’avviso generalista 1/2022 con al centro la formazione continua. Di seguito tutti i dettegli e le scadenze per le aziende e gli enti di formazione.

Formazione continua: le scadenze

Sono previste tre finestre da 6.000.000,00 € per un totale di 18.000.000,00€

tempistiche prima finestra:

  • 24 giugno 2022_ apertura piattaforma Farc e compilazione delle domande
  • 25 luglio 2022_ termine ultimo per la trasmissione dei piani formativi
  • 12 settembre 2022_ termine ultimo per la trasmissione dei piani formativi al fondo

Il Budget del piano:

FonARCom ha stanziato un budget di spesa di 6 milioni di euro, di cui, per ogni piano formativo, verrà assegnato un contributo dai 5.000 ai 150.000 euro.

Chi può accedere ai fondi:

Possono accedere all’avviso 1/2022 tutte le aziende aderenti al FonARCom, le quali possono beneficiare di un solo piano formativo per finestra temporale. Non sono ammesse aziende aderenti ad un Conto Formazione (CFA, CFC o CFR) e/o ad un Sistema di Imprese (SDI) salvo revoca formale effettuata almeno 3 mesi prima della pubblicazione in gazzetta dell’apertura della Finestra. È prevista una premialità nel caso in cui l’azienda coinvolta nella formazione possegga la certificazione di parità di genere.

Chi sono i soggetti beneficiari:

Possono beneficiare dei suddetti fondi:

  • microimprese
  • piccole e medie imprese
  • grandi imprese; con contributi che variano dai 6.000€ ai 20.000€.

Le suddette imprese potranno usufruire dei fondi per la formazione di:

  • Lavoratrici/lavoratori dipendenti;
  • Lavoratrici/lavoratori a tempo determinato con ricorrenza stagionale;
  • Apprendisti e Lavoratori in CIG.

Allo stesso modo sono esclusi dall’accesso ai fondi:

  • Lavoratori con contratto Co.co.co,
  • dirigenti,
  • amministratori e titolari di aziende beneficiarie;
  • Collaboratori con partita IVA;
  • Stagisti
  • tirocinanti e collaboratori occasionali

Durata e articolazione del piano:

I piani formativi previsti dall’avviso hanno una durata massima di 12 mesi, per un minimo di 4 ore ad un massimo di 80 ore, ad eccezione dell’aggiornamento della sicurezza che ha una durata minima di 2 ore.

Le modalità di formazione prevista sono:

  • La formazione in aula che permette le lezioni frontali o in remoto con modalità sincrona (minimo 4 discenti);
  • Fad asincrona / e-learning;
  • One to one;
  • Training on the job.

Le aree tematiche previste dal suddetto avviso, per i piani formativi, sono:

  • sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro
  • adeguamento delle competenze professionali
  • internazionalizzazione

Regime di aiuti:

regime di aiuti

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    uso didattico della lim eipass

    La LIM Lavagna Interattiva Multimediale è ormai diventata un prezioso strumento di supporto ai docenti nello svolgimento della didattica.

    Si tratta di una lavagna digitale su cui è possibile: scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni.

    Fa parte delle cosiddette TIC Tecnologie per l’informazione e la comunicazione, indispensabile strumento di apprendimento, in un mondo oggi completamente digitalizzato.

    La LIM ha innumerevoli funzioni, per usarla non si utilizzeranno solo tastiera e mouse, ma si può anche utilizzare direttamente il touch screen o i suoi dispositivi in dotazione, come telecomandi, pennarelli e altri pratici strumenti.

    In dettaglio, sarà possibile:

    • Proiettare dei testi ed evidenziarli;
    • Proiettare immagini ed interagire con esse modificandone forma e posizione;
    • Svolgere esercizi interattivi;
    • Proiettare contenuti multimediali;
    • Connettersi ad internet e attingere materiali direttamente dalla rete.

    Il docente potrà prepararsi la lezione a casa, con contenuti multimediali, collegamenti, immagini, filmati ecc.

    La capacità di archiviazione del software, permette di salvare ogni lezione, per poterla utilizzare in momenti successivi, per poterla stampare, condividere, o farne una documentazione del percorso svolto.

    Numerosi studi hanno dimostrato come la presenza della LIM in classe contribuisca ad aumentare la partecipazione e il coinvolgimento da parte degli alunni.

    Purtroppo ancora non tutti i docenti hanno preso dimestichezza con questo strumento e le scuole non prevedono una formazione in merito. Sarà quindi compito del singolo docente frequentare uno specifico corso di formazione sull’uso didattico della LIM (Scopri di più: Corso online LIM 300 ore).

    I corsi più richiesti oggi sono quelli on line, cioè in modalità e-learning, in cui il materiale è fruibile su piattaforma online e anche gli esami si possono fare direttamente online.

    Si tratta di una modalità molto comoda, che permette di conciliare la necessità della formazione, con i numerosi impegni della vita quotidiana.

    Imparare a utilizzare la LIM è un passo importante per il docente, serve ad avere molti strumenti di supporto della didattica tradizionale e in più serve a stabilire un rapporto più congeniale con gli studenti che, in quanto nativi digitali, recepiscono il linguaggio multimediale meglio di qualsiasi altro canale di comunicazione.

     

    coronavirus

    Con l’emergenza Coronavirus che l’Italia sta vivendo, purtroppo, da più di mese, anche la formazione in aula ha subito una battuta d’arresto.

    Le disposizioni del Governo sono state da subito molto chiare: divieto di assembramento, divieto di stare in più persone in una stessa stanza, mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro ecc…

    Per fortuna però, in questo momento, la tecnologia ci viene in aiuto: con la videoconferenza è possibile infatti riprodurre un’aula in forma virtuale, con tutti i vantaggi che questa comporta, in termini di interazione col docente, partecipazione attiva, ecc…

    Docente e discenti sono collegati contemporaneamente attraverso piattaforme dedicate e possono vedersi e interagire, proprio come durante una lezione di presenza. Dal mese di marzo, vista l’emergenza in atto, moltissimi enti di formazione, enti pubblici, fondi interprofessionali e tutti gli organismi che si occupano, a vario titolo, di formazione, hanno disposto la conversione dei corsi programmati in aula con la videoconferenza.

    Ciò per assicurare la continuità dell’attività formativa e scongiurare uno stop totale dei corsi. Chiaramente è prevista la videoconferenza solo per quei corsi interamente teorici o, nel caso di corsi con parte teorica e parte pratica, la videoconferenza assolve esclusivamente la parte di teoria, restando la parte pratica sospesa fino a quando non sarà possibile espletarla.

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