Quali sono le sanzioni per il mancato aggiornamento RSPP?
Garantire la sicurezza sul posto di lavoro deve essere una delle priorità di qualsiasi datore di lavoro e il focus di ogni responsabile della sicurezza interno all’azienda.
Lavorare in un ambiente che assicuri il rispetto di tutte le norme di legge vigenti è un diritto di ogni lavoratore, il quale ha però il dovere di rispettare tutte queste normative e di segnalare al proprio responsabile RSPP eventuali problemi in materia di sicurezza.
In ogni azienda è prevista la presenza di una figura professionale che ha il delicato compito di assicurare a tutti il massimo della sicurezza, garantendo il rispetto di tutte le leggi vigenti e facendo da portavoce di ogni necessità dei dipendenti con il datore di lavoro.
Questa figura professionale, detta RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione Protezione), non deve mai mancare in ogni azienda e può essere ricoperta da diverse persone.
Il responsabile della sicurezza può infatti essere:
- Il datore di lavoro (solo in determinate condizioni, come per esempio, in base a un certo numero di dipendenti)
- Un dipendente in possesso di alcuni requisiti
- Una figura esterna, in genere un libero professionista con partita IVA
Questa figura dovrà essere il punto di riferimento per ogni questione in materia di sicurezza, assicurandosi che tutti rispettino le direttive e che il datore di lavoro faccia tutto il possibile per garantire a tutti i dipendenti un ambiente di lavoro in cui le regole siano rispettate.
Per poter diventare RSPP è necessario frequentare un corso in cui verranno esplicate le leggi in vigore e tutte le informazioni necessarie per svolgere al meglio questo compito. La durata e i contenuti del corso variano a seconda di chi lo sta frequentando (datore di lavoro, dipendente o libero professionista), e in base al settore in cui si opera.
L’incaricato RSPP all’interno dell’azienda ha l’obbligo di frequentare un corso di aggiornamento ogni cinque anni, di durata variabile, se desidera mantenere questo ruolo. La partecipazione al corso è obbligatoria e fondamentale per poter esercitare la mansione di RSPP legalmente.
Ma quali sono le conseguenze per chi non frequenta il corso di aggiornamento RSPP e continua lo stesso a ricoprire il ruolo in azienda?
Se la persona che non ha effettuato l’aggiornamento è il datore di lavoro la legge prevede la detenzione da 3 a 6 mesi e una sanzione pecuniaria tra 2740.00€ e 7014.00€, oltre al divieto assoluto di esercitare la mansione di RSPP all’interno dell’azienda.
Se il ruolo di RSPP è svolto da un dipendente, la norma prevede l’arresto da 3 a 6 mesi (a seconda della gravità della violazione) e una sanzione pecuniaria tra 2740.00€ e 7014.00€, comminata in base alla natura della violazione, oltre alla revoca del ruolo in azienda.
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Se si tratta invece dell’RSPP esterno all’azienda (come un libero professionista) che non adempie l’obbligo di aggiornamento nei tempi previsti, questi perde la propria “operatività”. Ciò significa che, pur mantenendo il requisito derivato dalla regolare frequenza ai corsi, egli non è in grado di poter esercitare i propri compiti fintanto che non venga completato l’aggiornamento per il monte ore mancanti.
Insomma, la sicurezza sul posto di lavoro è una cosa seria, e la figura dell’RSPP è fondamentale per garantire il rispetto delle norme. Il corso di aggiornamento è necessario per garantire all’azienda di avere un RSPP sempre aggiornato sulle ultime norme e che sappia farle rispettare.
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