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FER è l’acronimo di Fonti di Energie Rinnovabili e si riferisce alla formazione obbligatoria per i Responsabili Tecnici e le aziende che eseguono lavori di installazione e manutenzione degli impianti domestici, elettrici e termoidraulici, alimentati a energia rinnovabile.

I Responsabili Tecnici, per operare su questi impianti deve obbligatoriamente essere in possesso dell’attestato FER, che si acquisisce solo attraverso una specifica formazione. Sono quindi le imprese che operano nel settore degli impianti elettrici e termoidraulici a doversi assicurare che i propri Responsabili tecnici siano abilitati a svolgere le mansioni.

Chi deve seguire i corsi di formazione e aggiornamento FER?

Il Decreto 28/2011 stabilisce che un operatore, per l’attività di installazione e manutenzione sugli impianti alimentati da fonti d’energia rinnovabile (sistemi fotovoltaici, fototermoelettrici, impianti a biomasse, sistemi solari termici ecc.) debba aver conseguito l’attestato FER, ovvero debba aver superato un corso di formazione o aggiornamento rispettivamente di 80 e 16 ore che tratti tutti gli argomenti necessari per svolgere il lavoro con qualità e in sicurezza.

Al termine di ogni percorso formativo, il candidato riceve un attestato che certifica le competenze acquisite. Esso deve essere allegato alla visura camerale dell’azienda.

Sia i responsabili tecnici che le imprese non in regola con i corsi di formazione non potranno continuare con la propria l’attività.

I corsi di aggiornamento FER devono essere seguiti con cadenza triennale.

Argomenti previsti da un corso FER

Il percorso base di formazione FER prevede una durata minima di 80 ore. Le prime 20 ore sono dedicate a un primo modulo comune a tutti gli indirizzi, mentre le successive 60 ore, che includono anche un modulo dedicato alla pratica, sono composte da insegnamenti specifici in base alle macro tipologie impiantistiche.

Però la formazione base di 80 ore è residuale, infatti il responsabile tecnico che possiede i requisiti grazie a:

  • laurea
  • diploma tecnico + apprendistato
  • esperienza professionale almeno quadriennale

dovrà frequentare solo il corso di aggiornamento FER da 16 ore;

Solo nel caso in cui abbia acquisito l’idoneità grazie a corso professionalizzante e abbia assunto il primo incarico di responsabile tecnico prima del 4 agosto 2013, dovrà frequentare il corso di 80 ore.

Il corso di aggiornamento FER, dunque, prevede solo 16 ore ed è obbligatorio ai sensi del comma 1, lett. f dell’allegato 4 al D.lgs. 3 marzo 2011 n.28. L’aggiornamento deve avvenire ogni 3 anni ed è fondamentale per aprirsi alle nuove tecnologie presenti sul mercato e per non restare indietro con l’evolversi del settore.

Aggiornarsi significa conoscere i nuovi impianti e soluzioni innovative rinnovabili e ridurre al minimo la possibilità di commettere errori sul campo o di mettere a rischio la propria sicurezza. Non si tratta quindi solo di una questione legata al progresso e alla crescita dell’azienda sul mercato, ma anche una scelta responsabile nei confronti dell’ambiente e del personale tecnico.

I corsi si possono svolgere anche online.

Gli obiettivi didattici del corso di aggiornamento FER sono relativi alla comprensione delle soluzioni impiantistiche a energia rinnovabile, all’ installazione e manutenzione e ai protocolli che le regolano. I discenti, al termine del corso, conosceranno tutte le più recenti innovazioni nell’ambito dell’energia rinnovabile, per la macrotipologia termoelettrica e idraulica, i vettori attualmente più prodotti e utilizzati.

Al termine del corso di aggiornamento FER, viene rilasciato un attestato valido su tutto il territorio nazionale.

energie rinnovabili entro 2030

La tematica dell’energia rinnovabile è un capo saldo della formazione formativa delle figure professionali, consulta i nostri corsi online su energia e ambiente. L’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), sostiene che per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e avviare un percorso verso la sicurezza del clima, gli investimenti di 10 trilioni di dollari in combustibili fossili dovranno spostarsi verso la trasformazione energetica, quindi la quota di energie rinnovabili dovrà più che raddoppiare.

Per poter aumentare le energie rinnovabili e garantire il rispetto degli obiettivi di transizione energetica, la IRENA, durante l’assemblea annuale tenutasi ad Abu Dhabi dal 10 al 12 gennaio, ha presentato il libro dal titolo “10 Years: Progress to Action”, che illustra il piano attuato e quello da attuare nei prossimi 10 anni.

L’IREA sostiene che gli investimenti annuali delle energie rinnovabili debbano raddoppiare, passando dai 330 miliardi di dollari attuali, a quasi 750 miliardi di dollari, passando attraverso la rimodulazione degli investimenti previsti per i combustibili fossili verso la sostenibilità. L’accordo di Parigi, ha fissato un obiettivo preciso: limitare l’aumento delle temperature globali entro 1,5° C entro il 2030, a tal fine sono stati previsti quasi 10 trilioni di dollari di investimenti energetici in fonti rinnovabili, aumentando così la possibilità di superare il budget mondiale di carbonio.

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L’accesso all’energia mediante fonti rinnovabili, può diventare uno strumento di vitale importanza, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Dal 2010, le energie prodotte da impianti fotovoltaici e da impianti eolici, sono diventate la principale capacità energetica al mondo, surclassando tutte le altre forme di vecchia generazione.

Il Direttore Generale di IRENA, Francesco La Camera ha dichiarato: “Siamo entrati nel decennio dell’azione per le energie rinnovabili, un periodo energetico che si trasformerà ad una velocità senza precedenti” poi ha continuato affermando “Le energie rinnovabili sono la chiave dello sviluppo sostenibile e dovrebbero essere al centro della pianificazione energetica ed economica del mondo”.

IRENA ha stimato che entro il 2030 i maggiori investimenti nelle energie rinnovabili comporterebbero un risparmio sui costi, che è stato stimato tra 1,6 e 3,7 trilioni di dollari all’anno.

La transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili sarà garantita anche da un continuo calo dei costi delle tecnologie. Infatti, il costo del fotovoltaico ha avuto un calo di quasi il 90% negli ultimi 10 anni e nella stessa decade il prezzo delle turbine eoliche ha avuto un calo pari alla metà. Entro il 2030 le due tecnologie copriranno un terzo del fabbisogno energetico globale.

Oggi le energie rinnovabili off-grid, cioè quelle che permettono di fornire energie elettrica a tutte quelle case situate in zone remote, sono una soluzione chiave per garantire l’accesso all’energia a circa 150 milioni di persone. I dati forniti da IRENA mostrano un incremento del 60% di accessi all’energia elettrica grazie a sistemi autonomi e mini-grid.

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Una delle domande più frequenti che gli installatori di impianti che sfruttano fonti di energia rinnovabile (FER) si pongono, consiste nel chiedersi cosa accade nel momento in cui il percorso formativo di aggiornamento non viene effettuato secondo quanto previsto dalla legge.
Ecco tutto quello che bisogna sapere qualora tale situazione si dovesse palesare.

Perché è importante l’aggiornamento Corso FER.

Prima di analizzare le conseguenze che scaturiscono dal mancato aggiornamento professionale del corso FER, occorre capire quanto questo sia importante per gli installatori di impianti che operano in questo settore.
La legge prevede che una volta conseguita la qualifica di installatore, attraverso il corso base FER di 80 ore, ogni 3 anni è necessario seguire un corso di aggiornamento di 16 ore.

Questi percorsi formativi affrontano importanti tematiche come la nuova legge in merito all’installazione degli impianti e i requisiti che questi devono possedere, il metodo pratico per operare in maniera efficace sugli impianti e altri aspetti fondamentali che devono essere necessariamente conosciuti dagli installatori.

Pertanto il corso assume una grande importanza e permette alle figure professionali coinvolte di poter proseguire nello svolgimento delle loro mansioni in qualità di installatori di impianti che sfruttano le energie rinnovabili, come impianti fotovoltaici, fototermoelettrici, sistemi solari e termici, ecc.

Il mancato aggiornamento del corso FER

Ogni 3 anni, dunque, tutti gli installatori qualificati devono seguire il percorso formativo di aggiornamento previsto dalla legge e, una volta superato il test finale, che comprova l’acquisizione delle competenze previste, otterranno il rinnovo della qualifica.

Potrebbe però accadere che un installatore, durante i tre anni successivi all’acquisizione della qualifica, non possa prendere parte al suddetto percorso di aggiornamento.
In questo caso la legge prevede la sospensione dell’abilitazione all’istallazione e alla manutenzione straordinaria degli impianti FER.

Dunque, non partecipando al corso di aggiornamento FER si perde momentaneamente la qualifica di installatore.
Pertanto l’operatore non può procedere con l’installazione di nuovi impianti né rilasciare qualifiche che certifichino il corretto funzionamento degli impianti FER.
Inoltre, qualora l’installatore dovesse operare e la sua qualifica non fosse aggiornata, ovvero l’operatore non possegga l’attestato di aggiornamento, la legge prevede sanzioni e il potenziale ritiro dell’autorizzazione a operare in via definitiva.

Come l’installatore può tornare a operare con gli impianti FER

Per quanto riguarda la riabilitazione della qualifica, l’installatore deve semplicemente mettere la propria professione in regola, ovvero deve intraprendere il percorso di aggiornamento professionale FER, di 16 ore.
Non vi sono vincoli temporali riguardo la frequenza del corso ma è consigliato procedervi prima dei tre anni successivi al mancato aggiornamento professionale iniziale, in quanto l’installatore può trovarsi in una situazione in cui i percorsi formativi che devono essere seguiti siano due, uno per ogni triennio di mancato aggiornamento.

La prossima scadenza del triennio è il 31/12/2019.

Dunque, nessuna conseguenza negativa definitiva per chi non partecipa al corso di aggiornamento professionale, ma solo una sospensione temporanea e facilmente risolvibile.

Corso di Aggiornamento Fonti Energie Rinnovabili FER

Il Corso FER Responsabile Tecnico Impianti rappresenta un percorso formativo in grado di abilitare gli operatori che vogliano rivestire il ruolo di tecnici che si occupano dell’installazione e manutenzione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Vediamo ora in cosa consiste il corso di abilitazione e quello di aggiornamento professionale, entrambi fondamentali per coloro che vogliono ricoprire questo ruolo lavorativo.

I requisiti per il corso di responsabile tecnico impianti FER

Per prendere parte al Corso FER Responsabile Tecnico Impianti è necessario avere una laurea in materie tecniche relative alla conoscenza della termoidraulica e all’installazione degli impianti, oppure un diploma di scuola superiore che riguardi il ramo dell’attività nella quale si intende operare.
Qualora non si abbia il diploma è possibile sfruttare l’attestato di formazione professionale che si consegue dopo quattro anni svolti a lavorare presso una delle imprese che operano nel settore dell’impiantistica che sfrutta le fonti di energia rinnovabile, quindi:

  • impianti fotovoltaici;
  • fototermoelettrici;
  • pompe di calore;
  • impianti solari e termici.

Per gli stranieri, oltre ai requisiti minimi che devono essere in possesso di un installatore italiano, è richiesta la conoscenza ottimale della lingua italiana, affinché le diverse nozioni possano essere comprese senza alcuna difficoltà durante lo svolgimento corso di formazione per i futuri responsabili installatori degli impianti FER.

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Il corso FER Responsabile Tecnico Impianti: programma

Per quanto riguarda il programma base che permette ai corsisti di ottenere la qualifica per poter operare in qualità di responsabile tecnico impianti FER, questo è composto da 80 ore complessive, 20 delle quali teoriche e comuni, che riguardano l’analisi dei diversi tipi di impianti, nonché funzioni e altri dettagli comuni a tutte le svariate versioni.

Le altre 60 ore sono invece più specifiche, ovvero si focalizzano su una tipologia di impianto e sono suddivise a loro volta in lezioni teoriche, in cui gli argomenti vengono approfonditi con maggior precisione, nonché pratiche, permettendo al responsabile di essere in grado di operare in maniera corretta sull’impianto.

Al termine del percorso formativo, previo superamento di un esame finale, il corsista conseguirà l’attestato grazie al quale potrà svolgere le diverse mansioni che gli competono, ovvero installare e riparare i suddetti impianti.

Il corso di aggiornamento FER: quando seguirlo

Per quanto concerne il corso di aggiornamento FER, questo deve essere seguito da parte di tutti coloro che hanno già conseguito la qualifica per operare in qualità di responsabile tecnico abilitato alla manutenzione, progettazione e installazione degli impianti, trascorsi 3 anni dalla acquisizione della qualifica.
Il requisito minimo fondamentale per partecipare è proprio quello di essere tecnici che devono semplicemente rinnovare la loro qualifica secondo quanto previsto dalla legge.

Il corso è composto da 16 ore e può essere seguito sia in aula che on line, cioè in modalità e-learning, in entrambi i casi la legge prevede una presenza pari ad almeno l’80% della durata del corso.

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Gli argomenti che vengono affrontati durante il percorso formativo di aggiornamento FER riguardano una parte termica e una elettrica, che contraddistinguono le diverse tipologie degli impianti e che devono essere conosciute da parte del tecnico installatore, le nuove normative in merito agli impianti e alle loro caratteristiche, nonché una parte pratica che comprende l’analisi dei nuovi schemi degli impianti nonché le metodologie corrette per procedere all’installazione.
Durante il percorso di aggiornamento vengono analizzate anche tutte le problematiche che riguardano gli impianti, facendo quindi in modo che lo stesso installatore possa agire con interventi di riparazione ben precisi, in grado di risolvere i vari problemi riscontrati dai clienti, garantendo loro la massima soddisfazione possibile.
Al termine del corso di aggiornamento e superato l’esame finale, verrà conseguita la qualifica grazie alla quale il responsabile potrà continuare a operare in tale ambito.

La prossima scadenza del triennio è il 31/12/2019.