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Il ruolo dell’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) in azienda è di fondamentale importanza.

Il ruolo di RSPP non deve mai essere sottovalutato da chi ricopre questo ruolo, dai lavoratori e dal datore di lavoro, che non deve intenderlo come “una scocciatura” ma come una figura fondamentale per garantire a tutti i suoi dipendenti il diritto di lavorare in un posto di lavoro che rispetti tutte le normative di sicurezza attualmente in vigore.

In Italia avvengono ogni giorno moltissimi incidenti sul lavoro, con esiti più o meno gravi, e spesso la causa alla base di tutto è il mancato rispetto delle norme di sicurezza oppure la negligenza di chi doveva vigilare e non lo ha fatto.

Una vita umana sacrificata per risparmiare su un cartello di segnalazione, un casco o delle attrezzature più moderne.

Il ruolo dell’RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione) è quello di impedire con ogni mezzo che queste tragedie possano ripetersi. L’RSPP rappresenta il portavoce dei lavoratori per ogni richiesta legata alla sicurezza sul posto di lavoro, ed è anche la persona che ha la responsabilità di accertarsi che la forza lavoro rispetti tutte le normative, senza nessun favoritismo o eccezione.

La figura dell’RSPP può essere svolta da diverse figure all’interno dell’azienda: da un lavoratore dipendente, dal datore di lavoro stesso (ma solo in alcune particolari situazioni), oppure da un consulente esterno a partita IVA, che però non garantirà per forza di cose una sorveglianza costante.

Per ottenere l’incarico di RSPP è necessario frequentare un corso di durata variabile a seconda del settore di appartenenza dell’azienda. Una volta frequentato il corso si otterrà l’abilitazione a svolgere il ruolo di RSPP per cinque anni.

Ma cosa succede allo scadere dei cinque anni?

In questo lasso di tempo le normative cambiano, possono essere prodotti nuovi dispositivi di sicurezza e sistemi per la riduzione del rischio, e quindi è necessario frequentare un corso di aggiornamento della durata di 40 ore se si vuole mantenere il ruolo di RSPP. Se si continua ad esercitare senza questo corso di aggiornamento si può andare incontro a multe salate, alla reclusione e al ritiro della licenza di RSPP.

coordinatore della sicurezza

Ogni figura è tenuta a formarsi, questa non è di certo una novità, ma nel caso del Coordinatore di Sicurezza esiste un particolare aggiornamento quinquennale che comprende 40 ore, la durata complessiva di cui si dovrà chiaramente tener conto.

L‘aggiornamento coordinatore sicurezza può avvenire in svariati modi, si comprendono quindi le partecipazioni a seminari e convegni, ma in tal caso serve una prova tangibile di effettiva presenza, sarà quindi opportuno chiedere maggiori informazioni proprio a chi realizza l’evento.

Detto questo, come già anticipato, l’aggiornamento è fondamentale, consigliamo quindi vivamente di rispettare le norme vigenti.

E se il Coordinatore non rispetta tale obbligo?

Ci si chiede spesso quali siano effettivamente le sanzioni per mancato aggiornamento coordinatore sicurezza, ma bisogna interpretare al meglio la legge; prendiamo come esempio un professionista che è entrato in possesso del regolare attestato di 120 ore prima dell’entrata in vigore del D.lgs. 81/08.mancato aggiornamento coordinatore sicurezza

In questo caso se il soggetto non ha effettuato l’aggiornamento previsto, entro il 15 Maggio 2013, non potrà assolutamente lavorare come coordinatore per l’esecuzione dei lavori, fino chiaramente al momento in cui avrà raggiunto le 40 ore che sono previste per legge.

Molti temono che si possa perdere l’abilitazione, ma non è così, vi è semplicemente una sospensione nel poter esercitare il proprio lavoro, ma dal momento in cui l’aggiornamento sarà completato, tutto tornerà alla normalità.

Le 40 ore di aggiornamento devono essere espletate nella loro totalità, questo significa che non si possono accumulare assenze; c’è una bella differenza con l’abilitazione per coordinatore di sicurezza, a partire dal fatto che qui parliamo di un percorso di ben 120 ore e le norme prevedono che il soggetto in questione possa saltare un certo numero di ore, ma negli aggiornamenti questo non ha lo stesso valore.

Durata degli aggiornamenti

Il quadro normativo non ammette ignoranza in merito, ecco dunque che per i corsi di formazione la frequenza dovrà essere almeno del 90%, mentre per l’aggiornamento di 40 ore si deve collezionare il 100% di presenze.

Può sembrare complesso, ma se pensiamo che l’aggiornamento può essere distribuito nell’arco dei 5 anni capirete bene che questo è fattibile, ecco perchè tutti coloro che non hanno raggiunto le 40 ore non possono esercitare l’attività di coordinatore.

L’articolo 98 del decreto in parola è davvero chiaro in merito, quindi non fatevi trovare impreparati, la formazione, così come anche l’aggiornamento è molto importante al giorno d’oggi!

aggiornamento rspp come fare

Molti sono coloro che ignorano l’importanza della figura dell’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) nel mondo del lavoro, obbligatoria in qualunque azienda in cui siano presenti lavoratori o categorie simili, come ad esempio tirocinanti, stagisti e apprendisti.

In quanto categoria professionale necessaria al funzionamento e alla salute dell’ambito lavorativo, stando alle ultime modifiche al Testo Unico della Sicurezza (D.lgs. 81/08), anche gli RSPP sono tenuti a seguire un corso di aggiornamento.

La necessità di un corso di aggiornamento RSPP, che dovrà durare 40 ore, viene dalle novità inserite nell’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016, col quale si definiscono durata e contenuti della formazione.

In particolare, il corso si propone di aggiornare gli RSPP su tutte le nuove norme varate dal governo e i regolamenti applicati dalle regioni.

Obiettivi Professionali

Il corso di aggiornamento RSPP 40 ore, che si rivela pertanto obbligatorio e necessario per tutti i settori, si pone come guida per tutti coloro che svolgono incarichi come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: il corso si pone come obiettivo di fornire i mezzi ai professionisti che continuare a svolgere il proprio lavoro anche alla luce delle nuove normative.

In sostanza, spiega a chi è già veterano del settore, cosa c’è di nuovo, di quali leggi bisogna preoccuparsi e quali invece sono state modificate, abrogate o sostituite.

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

Obiettivi Formativi

Il corso di aggiornamento per RSPP ha lo scopo di rinfrescare, per così dire, le nozioni apprese durante gli anni, alla luce delle nuove normative, dunque di aggiornare i professionisti del settore in materia di prevenzione e protezione, offrendo loro anche un approccio concreto alle nuove leggi.

Il corso di aggiornamento è rivolto agli RSPP di qualunque settore, senza nessuna esclusione, ed è obbligatorio, per cui non è possibile evitarlo.

D’altra parte, è, invece possibile, scegliere il modo in cui seguirlo: il corso è erogato prevalentemente in modalità e-learning, con lezioni online, ed è possibile, eventualmente scaricare le dispense per adeguarne la frequenza alle proprie tempistiche.

Ciascun corso di aggiornamento RSPP rilascia un attestato di partecipazione che potrà poi essere esibito in sede di lavoro.

Come dicevamo, la modalità del corso è online, quindi l’unico limite che si pone, in questo caso, sono gli orari nei quali si è disponibili a seguire il corso, ci si può quindi comodamente organizzare riguardo i tempi e i modi in cui seguirlo.