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energie rinnovabili entro 2030

La tematica dell’energia rinnovabile è un capo saldo della formazione formativa delle figure professionali, consulta i nostri corsi online su energia e ambiente. L’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), sostiene che per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e avviare un percorso verso la sicurezza del clima, gli investimenti di 10 trilioni di dollari in combustibili fossili dovranno spostarsi verso la trasformazione energetica, quindi la quota di energie rinnovabili dovrà più che raddoppiare.

Per poter aumentare le energie rinnovabili e garantire il rispetto degli obiettivi di transizione energetica, la IRENA, durante l’assemblea annuale tenutasi ad Abu Dhabi dal 10 al 12 gennaio, ha presentato il libro dal titolo “10 Years: Progress to Action”, che illustra il piano attuato e quello da attuare nei prossimi 10 anni.

L’IREA sostiene che gli investimenti annuali delle energie rinnovabili debbano raddoppiare, passando dai 330 miliardi di dollari attuali, a quasi 750 miliardi di dollari, passando attraverso la rimodulazione degli investimenti previsti per i combustibili fossili verso la sostenibilità. L’accordo di Parigi, ha fissato un obiettivo preciso: limitare l’aumento delle temperature globali entro 1,5° C entro il 2030, a tal fine sono stati previsti quasi 10 trilioni di dollari di investimenti energetici in fonti rinnovabili, aumentando così la possibilità di superare il budget mondiale di carbonio.

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L’accesso all’energia mediante fonti rinnovabili, può diventare uno strumento di vitale importanza, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Dal 2010, le energie prodotte da impianti fotovoltaici e da impianti eolici, sono diventate la principale capacità energetica al mondo, surclassando tutte le altre forme di vecchia generazione.

Il Direttore Generale di IRENA, Francesco La Camera ha dichiarato: “Siamo entrati nel decennio dell’azione per le energie rinnovabili, un periodo energetico che si trasformerà ad una velocità senza precedenti” poi ha continuato affermando “Le energie rinnovabili sono la chiave dello sviluppo sostenibile e dovrebbero essere al centro della pianificazione energetica ed economica del mondo”.

IRENA ha stimato che entro il 2030 i maggiori investimenti nelle energie rinnovabili comporterebbero un risparmio sui costi, che è stato stimato tra 1,6 e 3,7 trilioni di dollari all’anno.

La transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili sarà garantita anche da un continuo calo dei costi delle tecnologie. Infatti, il costo del fotovoltaico ha avuto un calo di quasi il 90% negli ultimi 10 anni e nella stessa decade il prezzo delle turbine eoliche ha avuto un calo pari alla metà. Entro il 2030 le due tecnologie copriranno un terzo del fabbisogno energetico globale.

Oggi le energie rinnovabili off-grid, cioè quelle che permettono di fornire energie elettrica a tutte quelle case situate in zone remote, sono una soluzione chiave per garantire l’accesso all’energia a circa 150 milioni di persone. I dati forniti da IRENA mostrano un incremento del 60% di accessi all’energia elettrica grazie a sistemi autonomi e mini-grid.

Emilia 4, l’auto energia solare nata all’interno del progetto Onda Solare, può raggiungere una velocità di 110 chilometri all’ora, ma il suo consumo di energia è simile a quello di un asciugacapelli. A luglio parteciperà, negli Stati Uniti, all’American Solar Challenge: una gara di 3.500 chilometri attraverso le montagne rocciose, dal Nebraska all’Oregon.

Il Museo Ferrari di Maranello ha ospitato ieri la presentazione di Emilia 4, nuova auto solare, a quatto posti, progettata e costruita dall’Università di Bologna: è la prima auto italiana di questo tipo. Emilia 4 è stata sviluppata dalla squadra di Onda Solare che in passato ha già realizzato prototipi di auto solari, sempre però monoposto. Il nuovo veicolo, con i suoi quattro posti passeggero, ha invece un aspetto molto più simile a quello di un’auto tradizionale. Con una grossa differenza nel campo dei consumi, rispetto alle auto che viaggiano oggi sulle nostre strade: per muoversi Emilia 4, che può raggiungere una velocità di 110 chilometri all’ora, utilizza una quantità di energia simile a quella necessaria per far funzionare un asciugacapelli.

Emilia 4 è nata da un progetto di ricerca industriale finanziato dalla Regione Emilia-Romagna grazie ai Fondi Europei di Sviluppo Regionale (Por Fesr). È stata sviluppata e costruita interamente in Emilia-Romagna dall’Università di Bologna e dal team di Onda Solare, con il sostegno di diverse aziende e centri di ricerca, tra cui il Centro di super calcolo del Cineca e Scm Group. Il lavoro di progettazione, che ha coinvolto una sessantina di persone, è durato due anni, mentre la fase di costruzione è stata portata a termine in meno di un anno.

Emilia 4 monta due motori elettrici posizionati dentro alle ruote ed è alimentata da cinque metri quadrati di pannelli solari ad alto rendimento collegati a batterie al litio di ultima generazione. È stata sviluppata con una serie di accorgimenti di alta tecnologia: forme funzionali ed aerodinamiche, materiali avanzati come laminati e sandwich in fibra di carbonio e tubolari in titanio, soluzioni innovative per le sospensioni e per la meccanica.

Come le precedenti auto del progetto Onda Solare (Emilia 2 ed Emilia 3), anche Emilia 4 è nata per gareggiare con altre auto ad alimentazione solare. La prima prova sarà quella dell’American Solar Challenge, che si terrà dal 10 al 22 luglio negli Stati Uniti. In gara ci saranno 23 squadre, tutte universitarie e in gran parte statunitensi: la squadra di Onda Solare sarà l’unica europea tra i partecipanti.

“La nostra tecnologia e la nostra squadra sfideranno i team delle più importanti università americane: MIT, Berkeley, Georgia Tech e South California, in una gara estrema sotto ogni punto di vista”, spiega Claudio Rossi, docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” dell’Alma Mater che ha partecipato al progetto.

Il percorso dell’American Solar Challenge è lungo 3.500 chilometri e attraversa la regione delle montagne rocciose, tra Omaha, nel Nebraska, e la città di Bend, in Oregon. Un viaggio che ricalca l’Oregon Trail: una delle principali via di migrazione nel continente nordamericano, usata nell’800 da coloni, cow-boy, minatori e uomini d’affari che migravano nel West.
La squadra di Onda Solare sottolinea però che Emilia 4 non è solo un prototipo da competizione, ma “una vera auto a quattro posti”. “Su Emilia 4 – dice ancora Claudio Rossi – abbiamo montato la tecnologia che sviluppiamo quotidianamente per le applicazioni rivolte al settore industriale: ad esempio la tecnologia per la conversione fotovoltaica o per la distribuzione di celle fotovoltaiche anche sulle pareti verticali degli edifici”.

Fonte: UnioneIngegneri.com