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RSPP significa Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. A prescindere dal settore in cui un’azienda opera, se è costituita da almeno un dipendente, deve avere un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, nominato dal datore di lavoro.

La pena per la mancanza di questo obbligo prevede persino la reclusione, di solito dai tre ai sei mesi, oppure una salatissima multa che supera spesso i 7000€.

Il ruolo del RSPP

L’articolo 33 del D.Lgs. 81/2008, determina che l’RSPP provvede ‘all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente’.

L’RSPP è dunque il punto di riferimento, cui il datore di lavoro affida la valutazione dei rischi presenti in azienda, la gestione di programmi di prevenzione e l’elaborazione delle misure di protezione. Ecco quindi spiegata la severità delle multe in caso di mancata nomina del RSPP: la sua responsabilità è fondamentale per evitare danni all’impresa o infortuni sul lavoro.

Il ruolo del RSPP riguarda quindi:

  • La redazione piani di emergenza ed evacuazione
  • La redazione dei Documenti di Valutazione di Rischi da Interferenze
  • La redazione piani di sicurezza e coordinamento
  • La partecipazione alla consultazione in materia di tutela della salute e sicurezza
  • La visita presso gli ambienti di lavoro

Requisiti di un RSPP

L’RSPP deve avere almeno il diploma di scuola superiore ed è, inoltre, obbligatorio che segua appositi corsi di formazione o di aggiornamento. Questi corsi prevedono un programma riguardante la:

  • conoscenza di base per lo svolgimento del compito di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
  • specializzazione per coprire il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

Questi corsi valgono nel caso in cui il RSPP non coincida con il Datore di Lavoro e durano fino a 60 ore, da seguire in cinque anni. I moduli di preparazione variano da settore a settore, ma è sempre previsto un test per la valutazione delle conoscenze apprese.

Il datore di lavoro come RSPP

Ci sono casi in cui il datore di lavoro può assumere il ruolo di RSPP. Ciò è possibile solo quando si presentano le seguenti situazioni:

  • in aziende artigiane o industriali a basso rischio che non superano i 30 addetti
  • in aziende agricole e zootecniche con un massimo di 10 addetti
  • in aziende del settore ittico con un massimo di 20 addetti
  • in altre aziende a basso rischio che non superano i 200 addetti

Il ruolo del datore di lavoro come RSPP riguarda la valutazione dei rischi, la messa in atto di programmi di protezione e prevenzione, l’analisi dell’azienda e delle sue strutture, le attività di primo soccorso ed evacuazione, la prevenzione degli incendi.

Nel caso in cui sia il Datore di Lavoro stesso a voler coprire il ruolo di RSPP, egli dovrà sottoporsi a dei corsi di formazione specifici. Essi prevedono diversi moduli a ore che variano da settore a settore e in base al grado di rischio dell’attività:

  • corso da 16 ore per aziende a basso rischio
  • corso da 32 ore per aziende a medio rischio
  • corso da 48 ore per aziende ad alto rischio

Gli aggiornamenti, inoltre, devono essere effettuati nell’arco dei cinque anni successivi dalla fine di ogni corso.

Anche in questo caso, se il datore di lavoro non si sottopone alla formazione necessaria o non ricopre a dovere il suo ruolo di RSPP rischia una multa  fino a 5000€, a ricordare che il compito del Responsabile è fondamentale per il corretto funzionamento di un’azienda, a prescindere dal settore di appartenenza.