La soluzione degli ingegneri per la crisi: tanti piccoli cantieri rispetto a pochi macro cantieri
Siamo in un periodo dove ci sono tagli fortissimi nelle PA. Questo porta alla mancanza di risorse. La legge di stabilità è uno dei temi in discussione, ci sono diversi aspetti che dovranno essere valutati.
“Siamo in un periodo dove ci sono tagli fortissimi nelle PA. Questo porta alla mancanza di risorse. La legge di stabilità è uno dei temi in discussione, ci sono diversi aspetti che dovranno essere valutati. Posso dire che è intento comune, ma lo era già nel contratto di Governo, che ci fosse un’attenzione spostata sulle piccole e medie imprese. I progetti sono sbilanciati verso le grandi aziende, con importi che limitavano l’accesso alle piccole e medie. E’ importante che partano tanti piccoli cantieri rispetto a macro cantieri”. Così il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Davide Crippa, intervenuto alla tavola rotonda “La sfida delle conoscenze nei nuovi scenari 4.0” nell’ambito dei lavori del 63° Congresso degli Ingegneri Italiani.
Al dibattito ha partecipato anche Giuseppe Amaro (Gae Engineering srl) che ha sottolineato la necessità di avere nuove figure professionali giovani che sappiano utilizzare strumenti innovativi. Rita Cucchiara (Direttore Laboratorio Nazionale Intelligenza Artificiale) si è soffermata sull’intelligenza artificiale, fattore strategico in Italia e nel mondo intero, settore nel quale l’Italia dovrebbe cominciare ad investire, anche nella produzione. Stefano Cuzzilla (Presidente Federmanager) ha affermato che gli ingegneri sono una parte importante della sua organizzazione e, sulla base di questo osservatorio, ha constatato come dal mondo del lavoro arrivi la richiesta di esperienze trasversali e soft skills. Claudio Freddi (Business&Process advisor), infine, ha sottolineato la necessità di avere passione ed un continuo aggiornamento in modo da cogliere le numerose opportunità per gli ingegneri.
I lavori della mattinata, condotti dalla giornalista Simona D’Alessio, sono stati completati dalla tavola rotonda “Ingegneria: le nuove frontiere dei big data e della cybersecurity”. Agostino Bruzzone (Università Genova) ha affermato che in un’Italia in crisi economica permanente servono ragazzi che sappiano mettere mano sulle nuove tecnologie e che poi diventino classe dirigente. Domenico Favuzzi (Exprivia Italtel) ha testimoniato come la sua azienda selezioni ingegneri di quasi tutte le branchie ma con prevalenza nel mondo dell’informatica. Michele Pierri (Cyberaffairs) ha sottolineato come ormai sia cambiata radicalmente la percezione dell’ingegnere, diventato quasi una pop star del nuovo millennio, soprattutto coloro i quali agiscono nel settore informatico. In questo quadro le competenze dell’ingegnere devono essere trasversali. Giovanni Brusoni (SAS Institute Innovation Consultant) si è soffermato sui big data. A suo avviso è necessario raffinare la qualità di gestione dei dati in funzione della sicurezza.
I lavori del pomeriggio, condotti da Andrea Pancani (La 7) hanno vissuto un importante momento iniziale dedicato al progetto del CNI WorkING. “I dibattiti di questo Congresso – ha detto Gianni Massa, Vice Presidente CNI e responsabile del progetto – hanno messo in evidenza quanto i nuovi linguaggi stanno cambiando, evidenziando le nuove forme di lavoro, le competenze trasversali. Questo è il motivo per cui è nato WorkING. Siamo nella fase di partenza ma siamo in tanti, è un progetto che mette al centro le competenze. Gli studenti di ingegneria possono accedere e nel brevissimo potranno profilarsi”.
Germano Buttazzo (Sales Manager Linkedin) ha sottolineato l’importanza di un progetto come WorkING. Francesca Contardi (Managin Director EasyHunters srl) ha affermato che è giusto che un ordine professionale si muova nella direzione di WorkING. Gaetano Fausto Esposito (Segretario Generale Assocamerestero) ha segnalato la possibilità che WorkING si apra anche ad una rete internazionale. Giorgio Fipaldini (CEO Open Milano) ha affermato che progetti del genere se trovano l’entusiasmo del pubblico possono diventare determinanti. Catia Mastracci (Rete Eures), infine, ha confermato che il profilo degli ingegneri è tra quelli più gettonati. Soprattutto in Europa è molto alta la richiesta di ingegneri formati in Italia. A seguire il dibattito si è sviluppato attorno al tema dei servizi e le reti per i professionisti.
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