Nel mondo del lavoro, in qualsiasi settore si operi, la sicurezza è fondamentale. Non è solo un diritto del lavoratore quello di poter svolgere le proprie mansioni in totale sicurezza, ma è anche preciso dovere del datore di lavoro fornire tutti gli strumenti per ridurre al minimo l’elemento di rischio nella sua azienda. Nelle aziende è quindi fondamentale la presenza dell’RSPP, che svolge la funzione di gestione del servizio di protezione. In poche parole, è la figura che collega il datore di lavoro e i dipendenti per quanto riguarda il rispetto dei protocolli di sicurezza.
Si fa riferimento all’RSPP per ogni problema di sicurezza in azienda (da parte dei lavoratori), e quest’ultimo ha il dovere di segnalare al datore di lavoro le irregolarità o le situazioni di pericolo, in modo da poterle risolvere in poco tempo nel migliore dei modi.
Appare quindi evidente che questo ruolo è fondamentale in ogni ambiente lavorativo, perché l’incaricato deve garantire a tutti i dipendenti la certezza di poter lavorare nell’ambiente più sicuro, e rispondere di ogni aspetto della sicurezza con il datore di lavoro.
La nomina dell’RSPP è uno dei doveri di qualsiasi datore di lavoro, e le normative distinguono tre possibili figure di RSPP all’interno dell’azienda
- RSPP Interno
- RSPP Esterno
- RSPP nella figura del datore di lavoro
Si identifica come RSPP Interno un lavoratore che possiede i requisiti di legge e che viene nominato Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Viene identificato come RSPP Esterno una figura (solitamente un libero professionista, come un ingegnere, o un perito, un architetto o un geometra), che svolge questo ruolo per un’azienda che lo paga. Infine, in alcune circostanze particolari, è possibile che il datore di lavoro stesso possa svolgere anche il ruolo di responsabile delle sicurezza (solitamente in aziende con un numero basso di dipendenti).
Quali sono i requisiti minimi per poter svolgere questa delicatissima mansione all’interno dell’azienda?
- Diploma di scuola secondaria (requisito minimo);
- In alternativa, poter provare di avere almeno 6 mesi di esperienza nel ruolo entro il 13 agosto 2003;
- Attestato di frequenza di un corso di formazione per RSPP da rinnovare ogni 5 anni.
Il corso di formazione per RSPP è fondamentale per dare a questa figura tutte le nozioni base in materia di sicurezza e diritti e per poter svolgere nel modo migliore questa delicata mansione.
Il corso, obbligatorio, è composto da tre moduli distinti (A,B,C), che trattano diversi argomenti.
- Il modulo A dura 28 ore, ed è l’introduzione ai moduli successivi.
- Il modulo B dura 48 ore, ed è quello dedicato alla formazione specifica per il proprio settore. In base al settore in cui si lavora sono previste delle ore di formazione aggiuntiva.
- Il modulo C dura 24 ore e si occupa dei rischi psicosociali, ergonomici e organizzativi.
Una volta portato a termine il corso è previsto un esame finale, e l’obbligo di frequentare un corso di aggiornamento ogni 5 anni della durata di 40 ore.
Il corso di RSPP è quindi l’unico modo previsto dalla legge per dare a una persona le nozioni fondamentali per potersi prendere cura della sicurezza di ogni collega. Non è una spesa, ma un investimento per avere un ambiente di lavoro più sicuro e produttivo.
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